Festa della Lingua Madre

FESTA DELLA LINGUA MADRE
SUSSURRANDO STORIE

“E’ la lingua che ci fa eguali. Eguale è chi sa esprimersi e intende l’espressione altrui” Don Lorenzo Milani

Martedì 27 FEBBRAIO 2024 dalle 09.00 alle 13.00 presso il parco Sangalli

Dal 1999 ogni 21 febbraio si celebra nel mondo il valore della lingua madre e la ricchezza del multilinguismo.
La data è significativa di un evento avvenuto nel 1952: l’uccisione da parte delle forze di polizia pakistane di alcuni studenti dell’Università di Dacca che rivendicavano il bengalese quale lingua ufficiale.
Oggi più che mai sono necessari interventi educativi e didattici che tengano conto delle differenze linguistiche degli studenti, dedicando percorsi inclusivi linguistici ispirati all’apprendimento di qualità, dando voce alle comunità locali. Includere le differenze, infatti, non equivale a rendere tutti uguali, bensì dare dignità a chi, di queste diversità, è portatore.
Per questo I.C. Simonetta Salacone e Laparelli, Asinitas, Cemea del mezzogiorno, Associazione genitori Pisacane 0-99, a Sud, Biblioteca Goffredo Mameli, Bibliopoint Tarducci insieme ad altre realtà presenti nel territorio di Torpignattara hanno deciso di organizzare un evento interculturale denominato: FESTA DELLA LINGUA MADRE.
La lingua madre è la voce che racconta chi siamo, sono le parole che descrivono i luoghi in cui siamo cresciuti.
La lingua madre è la lingua degli affetti, delle emozioni, dell’anima. La lingua dei legami, le nostre prime parole nel mondo. Quest'anno l’evento che si svolgerà al parco Sangalli vuole indagare la lingua come incontro, scambio; una lingua che ci aiuti a conoscere, che apra agli altri, che ponga domande, cha faciliti il dialogo.
Abbiamo bisogno di tutte le lingue perché la molteplicità allarga i campi semantici e le metafore, moltiplicando gli orizzonti e i significati e con essi la conoscenza del mondo e di se stessi.
Alleniamo le lingue a diventare strumenti per costruire comprensione, conoscenza, accoglienza, relazioni, pace.
Dalla Palestina, all’Afghanistan, dal Sud Sudan all'Ucraina, in troppe parti del mondo donne, uomini, anziani e bambini muoiono nel silenzio più assordante.

Quali parole e quante voci per dimostrare solidarietà, vicinanza?

Le attività saranno rivolte ai bambini e ai ragazzi ed incentrate sul tema della lingua come strumento di emancipazione, come legame con la storia personale e della comunità di appartenenza, come forma di espressione individuale e collettiva.
“...tutti gli usi della parola a tutti. Non perchè tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo”

Allegati

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